Carissimi fratelli e sorelle, membri della comunità parrocchiale del Sacro Cuore Immacolato di Maria ai Parioli.

Vorrei dire “Buongiorno a tutti!”, ma purtroppo oggi è un giorno molto triste per noi. E non solo per la grave epidemia del coronavirus che sta provocando tante morti e tante sofferenze, ma anche perchè nella Parrocchia non possiamo offrire l’aiuto spirituale che più ci occorre nei momenti di maggiore tribolazione ed angoscia: la celebrazione dei sacramenti, in cui il Signore viene amorosamente incontro alla nostra debolezza e ci dona tutta la sua forza, consolazione e speranza.

Molti di voi conoscete già le ragioni per cui fino al 3 aprile non ci è permesso di fare nessuna celebrazione comunitaria nella Basilica, ma soltanto la preghiera personale e quelle devozioni che siano compatibili con il divieto imposto dal Governo agli assembramenti di persone (Decreto del 8 marzo, art. 2, lett. v). Noi aspettavamo che l’ampiezza di spazio che abbiamo per le celebrazioni ci consentirebbe di continuare la pratica sacramentale abituale, osservando sempre le dovute cautele e distanze. Ma possiamo capire la difficoltà di fare una differenziazione particolareggiata quando ci sono tanti luoghi di culto a Roma e quando di fronte all’emergenza sanitaria servono soltanto misure chiare, rapide ed efficaci. Così, in comunione coi nostri Pastori e in profonda vicinanza a tutte le persone, comunità e famiglie che soffrono queste rigorose restrizioni, vogliamo anche noi assecondare le decisioni prese dalle autorità civili per la tutela della salute pubblica.

Certamente non era questa l’idea che avevamo all’inizio del cammino quaresimale, ma dovremo accettare una realtà ormai inevitabile e cercare di viverla per il meglio, approfitando le opportunità ch essa ci offre per la nostra crescita spirituale (in spagnolo diciamo “fare della neccesità virtù”). L’uscita delle antiche sicurezze ed abitudini, il cammino faticoso attraverso regioni sconosciute e desolate, l’esperienza della fame e la sete… hanno segnato i quaranta anni d’Israele nel deserto, antecedente del nostro tempo di Quaresima. In quella traversata del deserto Israele ha imparato ad ascoltare la Parola del Signore, a confidare nella sua Provvidenza, ad apprezzare la manna e l’acqua della roccia, ad integrarsi in un progetto comune e vivere como popolo dell’Alleanza. E quest’esperienza storica del popolo eletto, come già acennava l’Apostolo Paolo (1Cor 10) è un motivo d’ispirazione e uno stimolo nel cammino che noi dobbiamo percorrere quest’oggi con tanta fatica e sofferenza.

D’altra parte, se in queste settimane dovremmo soffrire la fame eucaristica, accontentandoci dell’ascolto della Parola e della comunione spirituale, quest’esperienza ci aiuterà a capire meglio la situazione di molte comunità cristiane che sia per mancanza di libertà religiosa o di ministri ordinati non possono celebrare abitualmente l’Eucaristia.

E questa riflessione si può prolungare in una prospettiva di solidarietà più ampia, abbracciando tutti i popoli che soffrono delle malattie endemiche, magari più pericolose del coronavirus, anche perchè più sproveduti di medicamenti e altre risorse sanitarie.

In questo senso, la giornata di preghiera e digiuno che il Cardinale Vicario ha proposto a tutti i fedeli di Roma per il prossimo mercoledì 11 marzo ci offre una buona occasione per allargare ed approfondire la nostra solidarietà cristiana.

Se non possiamo celebrare insieme, cerchiamo almeno di pregare gli uni per gli altri, con particolare attenzione a quelli che soffrono di più questa situazione eccezionale: gli ammalati e le loro famiglie, gli operatori sanitari e tutto il personale di servizio negli ospedali, gli anziani, le persone che vivono sole o separate dai loro cari, gli impiegati pubblici e le forze dell’ordine, i commercianti e tutti quelli che, oltre il pericolo per la salute, devono sopportare gravi perdite economiche.

Come credenti confidiamo nell’amore di Dio che ci sostiene nella nostra debolezza. E come cittadini responsabili cerchiamo di adempiere tutte le misure che ci vengono proposte per prevenire il contagio e per collaborare nella assistenza ai malati.

Speriamo che questa situazione così anomala e dolorosa non deva prolungarsi molto e che, una volta superata, possiamo preparare e celebrare la festa di Pasqua ancora con maggiore gioia ed entusiasmo. Intanto vi affido tutti al Cuore Immacolato di Maria invocando la sua protezione materna!

Con tutto il mio affetto e vicinanza,

P. Giuseppe Hernandez CMF

Post scriptum: Durante questi giorni i sacerdoti della Parrocchia continuiamo celebrando in privato le sante Messe per le vostre intenzioni. Per quelli che vorranno unirsi alle celebrazioni e atti di pietà programmati attraverso la televisione, una catechista ci ha fornito queste indicazioni:

ore 05.00 – Rosario – TV 2000 (canale 28)

ore 06.30 – Rosario – Tele Pace (canale 187)

ore 06.50 – Rosario – TV 2000 (canale 28)

ore 07.00 – Lodi – Tele Padre Pio (canale 145)

ore 07.30 – Santa Messa – Tele Padre Pio (canale 145)

ore 07.30 – Santa Messa – Tele Pace (canale 187)

ore 08.00 – Lodi – Tele Pace (canale 187)

ore 08.30 – Santa Messa – TV 2000 (canale 28)

ore 09.00 – Santa Messa – Tele Pace (canale 187)

ore 11.00 – Rosario – Tele Padre Pio (canale 145)

ore 11.30 – Santa Messa – Tele Padre Pio (canale 145)

ore 13.00 – Rosario – Tele Padre Pio (canale 145)

ore 15.00 – Coroncina – TV 2000 (canale 28)

ore 16.00 – Rosario – Tele Pace (canale 187)

ore 17.30 – Rosario – Tele Padre Pio (canale 145)

ore 18.00 – Santa Messa – Tele Padre Pio (canale 145)

ore 18.00 – Rosario – TV 2000 (canale 28)

ore 18.50 – Vespri – Tele Padre Pio (canale 145)

ore 19.30 – Rosario – Tele Pace (canale 187)

ore 20.00 – Rosario – TV 2000 (canale 28)

ore 20.45 – Rosario – Tele Padre Pio (canale 145)

ore 21.25 – Compieta – Tele Padre Pio (canale 145)

ore 23.40 – Compieta – TV 2000 (canale 28)

CELEBRAZIONI PER LA DOMENICA

ore 07.30 – Santa Messa – Tele Padre Pio (canale 145)

ore 10.00 – Santa Messa – Rete 4

ore 11.00 – Santa Messa – RAI 1

ore 11.30 – Santa Messa – Tele Padre Pio (canale 145)

ore 18.00 – Santa Messa – Tele Padre Pio (canale 145)

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